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Cerchi lavoro all'estero? Attenzione a queste truffe

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aowsakornprapat / Envato Elements
Scritto daAmeerah Arjaneeil 12 Giugno 2025

Cercare lavoro all'estero può rivelarsi un vero percorso a ostacoli. Devi orientarti in un contesto culturale che non conosci, capire le regole non scritte del mondo del lavoro e trovare i contatti giusti per farti strada. Come se non bastasse, nell'era digitale, anche su piattaforme affidabili come LinkedIn, trovi annunci di lavoro falsi. In alcuni Paesi, come il Sudafrica, questi annunci fittizi, conosciuti anche come “ghost jobs”, stanno dilagando. Come fare per evitarli?

Alcuni ghost jobs sono vere e proprie truffe che possono svuotarti il conto o addirittura farti finire nei guai con la legge

Ci sono annunci truffaldini che vanno evitati a tutti i costi: oltre a non darti lavoro potrebbero persino farti perdere soldi! Ecco alcuni segnali d'allarme che dovrebbero farti insospettire:

  • Se l'azienda ti chiede di pagare per la formazione o per acquistare i loro prodotti prima di iniziare a lavorare, lascia perdere subito. Un'occupazione seria ti paga per il tuo tempo e le tue competenze, non ti chiede di investire denaro in anticipo. Eventuali corsi di formazione per l'inserimento dovrebbero essere gratuiti.
  • Fai particolare attenzione ai sistemi di marketing multilivello (MLM), che spesso prendono di mira persone vulnerabili, come madri casalinghe, minoranze etniche o neo espatriati, presupponendo che siano più ingenui. Anche le truffe legate alle criptovalute colpiscono frequentemente chi vive all'estero. Prima di dare fiducia a un'azienda cripto, verifica se è riconosciuta dalle autorità locali. In alcuni Paesi, come la Nuova Zelanda, esistono elenchi aggiornati di siti fraudolenti.
  • Se un'offerta di lavoro sembra troppo bella per essere vera, promettendo soldi facili e veloci, è molto probabile che sia una truffa. Come nuovo arrivato, potresti non avere un'idea chiara degli stipendi standard o dei benefit offerti in un certo settore. Per questo, è fondamentale informarsi sulle condizioni locali. Ad esempio, gli insegnanti di inglese come seconda lingua (ESL) in Cina guadagnano in genere tra i 2.500 e i 3.500 dollari al mese, con cifre più alte nelle grandi città come Shanghai. Se una scuola in un piccolo centro offre 5.000 dollari a un giovane con poca esperienza, è un segnale d'allarme. Parla con altri espatriati, soprattutto se lavorano nel tuo stesso ambito, per farti un'idea più realistica delle offerte nel tuo Paese ospitante.
  • Anche la mancanza di informazioni chiare sull'azienda - chi l'ha fondata, dove ha sede, di cosa si occupa esattamente - è un grande campanello d'allarme. In alcuni casi, l'azienda potrebbe non esistere affatto. O, peggio ancora, potrebbe essere coinvolta in attività illegali, come prostituzione (in base alle leggi locali), traffico di droga, riciclaggio di denaro (soprattutto nei paradisi fiscali) o addirittura spionaggio.

Se durante un colloquio ti viene chiesto di mentire, od omettere le tue generalità o le attività dell'azienda, alzati e vattene. Una società in regola ha un sito web funzionante, un numero di telefono pubblico, un ufficio fisico (nella maggior parte dei settori) e una registrazione ufficiale nel registro locale delle imprese. A volte è possibile verificare queste informazioni contattando direttamente l'ente locale preposto alle imprese.

Un caso molto discusso al momento riguarda una giovane britannica sotto inchiesta in Georgia per presunto traffico di droga. Se le autorità dovessero stabilire che ha partecipato consapevolmente all'operazione, anche senza conoscerne tutti i dettagli, potrebbe essere condannata all'ergastolo. È importante ricordare che, secondo il diritto internazionale, il Paese di origine raramente può intervenire per far uscire un cittadino da una prigione straniera dopo una condanna.

Anche i processi di selezione troppo rapidi o superficiali dovrebbero insospettirti. Se nessuno valuta seriamente il tuo curriculum o non ti viene fatto un vero colloquio, è lecito dubitare della serietà dell'offerta. Inoltre, anche se sei appena arrivato nel Paese, o sei uno studente internazionale, hai diritto a un contratto di lavoro regolare. Diffida dei connazionali che ti dicono: “Dai, siamo entrambi italiani/americani/sudafricani, non serve un contratto. Puoi fidarti di me!” Condividere la stessa nazionalità non giustifica mai la rinuncia ai tuoi diritti di lavoratore.

Non tutti i "ghost jobs" sono truffe pericolose o illegali. Alcuni annunci sono in realtà dei sondaggi camuffati. Alcune aziende pubblicano offerte inesistenti solo per misurare l'interesse verso il proprio brand o per monitorare le competenze disponibili sul mercato. È comprensibile però che tu voglia evitare di perdere tempo prezioso con candidature che non porteranno mai a nulla.

Un possibile indizio è la pubblicazione regolare dello stesso annuncio ogni 2-5 mesi. In questi casi, è probabile che l'azienda non stia cercando veramente personale, ma stia semplicemente raccogliendo dati. Anche se magari conservano i CV per posizioni future, questo non ti aiuta se sei alla ricerca urgente di lavoro.

Paesi dove è meglio prestare particolare attenzione

Le truffe descritte sopra sono molto diffuse in alcune destinazioni popolari tra gli espatriati. I fattori che contribuiscono al fenomeno sono diversi: dalla scarsa regolamentazione online, alla povertà diffusa, alla presenza di una vasta platea di potenziali vittime. Ecco alcuni Paesi dove serve un'attenzione particolare, che tu ci voglia lavorare o studiare.

Regno Unito

Nel Regno Unito, il settore dell'assistenza sanitaria è particolarmente colpito dalle truffe. Le vittime preferite sono spesso studenti internazionali che hanno bisogno di lavorare per restare nel Paese, soprattutto perché i requisiti per ottenere visti come lo Skilled Worker Visa o il Graduate Visa stanno diventando sempre più rigidi. Se stai pensando di richiedere un Health and Care Worker Visa, verifica con attenzione che l'agenzia o il datore di lavoro sia autorizzato e affidabile. Il quotidiano The Guardian ha segnalato casi di false case di riposo o agenzie fittizie con siti “copia-incolla”, recensioni sospette e richieste di pagamento ai candidati, cosa illegale nel Regno Unito.

Emirati Arabi Uniti

Dietro l'immagine scintillante degli Emirati si nasconde un lato molto più oscuro. La sua reputazione come destinazione ricca ha favorito la diffusione di truffe di ogni tipo: dalle frodi in criptovaluta a vere e proprie reti di traffico sessuale. Alcune giovani, spesso provenienti da Paesi poveri, vengono adescate da altri espatriati con la promessa di lavori fittizi (ad esempio in ambito vendite) e poi costrette alla prostituzione una volta arrivate a Dubai. Il Ministero delle Risorse Umane e dell'Emiratizzazione ha chiarito che ogni offerta di lavoro deve essere accompagnata da una lettera ufficiale emessa dal Ministero. Se l'azienda non è in grado di fornirla, scappa!

India

Secondo il portale di lavoro The Hirist, in India gli annunci fasulli sono così comuni che il 56% dei candidati dice di essersi imbattuto almeno una volta in una truffa. Le offerte fittizie spesso riguardano lavori molto ambiti, come quelli nel settore pubblico, nell'ingegneria o nell'informatica. I truffatori usano frequentemente WhatsApp e agenzie di reclutamento poco trasparenti che chiedono soldi in anticipo, promettendo anche posti ben pagati all'estero, ad esempio negli Emirati. Se ti trovi in India, insisti per comunicare solo via email (o al massimo tramite Microsoft Teams o LinkedIn), mai attraverso messaggi istantanei.

Sudafrica

Nel 2025, il tasso di disoccupazione in Sudafrica è molto elevato e ciò ha favorito un'esplosione di truffe legate al lavoro. Diverse aziende, tra cui Standard Bank e l'agenzia creativa So Interactive, hanno lanciato avvisi su annunci fraudolenti pubblicati a loro nome. Standard Bank invita i candidati a verificare con attenzione l'autenticità delle offerte, mentre So Interactive segnala che i truffatori spesso usano nomi generici di stampo anglosassone come “Jane Smith” e contattano le vittime tramite social o LinkedIn, invece di usare email ufficiali. Il consiglio è sempre quello di contattare direttamente l'azienda per verificare la veridicità dell'offerta.

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A proposito di

Ameerah è docente e tutor privato che insegna spagnolo e mandarino a Mauritius. È stata anche traduttrice freelance, redattrice e scrittrice di contenuti per un decennio. Ha vissuto a Madrid e Pechino.

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