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Ritorno dall'estero: formalità da sbrigare prima di rientrare nel tuo Paese

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diego_cervo / Envato Elements
Scritto daAsaël Häzaqil 06 Agosto 2025

È arrivato il momento di rientrare. Prima di tornare nel tuo Paese d'origine, però, ci sono alcune pratiche importanti da sbrigare. Documenti di identità, variazioni di stato civile, certificati scolastici, cancellazioni dai registri: ecco una panoramica completa delle procedure amministrative per viaggiare senza stress.

Verifica di poter entrare nel tuo Paese

I documenti di identità sono ancora validi? È un dettaglio facile da trascurare, ma tra ritardi e disguidi burocratici, dopo anni all'estero può capitare che la carta d'identità o il passaporto siano scaduti. Contatta le autorità competenti del tuo Paese: è consentito rientrare con documenti scaduti? Alcuni Stati lo permettono, altri richiedono un passaporto valido.

Comunica eventuali variazioni di stato civile

Hai vissuto cambiamenti importanti durante l'espatrio – matrimonio, nascita o adozione di un figlio, divorzio, o anche solo il rinnovo della patente? Assicurati che tutti questi documenti siano tradotti ufficialmente nella lingua del tuo Paese e che i dati comunicati alle autorità consolari coincidano con quelli presenti negli atti esteri. Le traduzioni devono essere fatte da un traduttore giurato.

Se hai sposato un cittadino straniero o hai figli con cittadinanza diversa, servirà un visto per viaggiare con te. Attenzione alle scadenze: in alcuni Paesi il visto va richiesto diversi mesi prima della partenza.

Chiudi contratti e posizioni aperte: assicurazione sanitaria, tasse, abbonamenti

Avvisa le istituzioni locali della tua partenza e cancellati dai registri amministrativi del Paese ospitante. Disdici l'assicurazione sanitaria e informa l'agenzia delle entrate locale per verificare eventuali adempimenti fiscali. A seconda della data di partenza, della normativa vigente e delle convenzioni tra Stati, potresti avere ancora obblighi fiscali da rispettare.

Chiudi il conto in banca e tutti i contratti: affitto, utenze (luce, acqua, gas), telefono, internet, polizze assicurative e abbonamenti. Muoviti per tempo: ogni fornitore ha procedure e tempi di disdetta diversi.

Raccogli tutti i documenti necessari

In patria ti potranno chiedere prove della tua permanenza all'estero. Conserva e fai copie dei documenti più importanti. Prima di lasciare il Paese ospitante, recupera: contratto di affitto, dettagli dell'assicurazione sanitaria, cartelle cliniche e vaccinazioni, dichiarazioni dei redditti o altre tasse versate al fisco, contratti di lavoro e buste paga. Se manca qualcosa, richiedilo agli uffici competenti locali.

Comunica la partenza al consolato

Quando sei arrivato, probabilmente ti sei registrato presso il consolato del tuo Paese, per essere inserito nell'elenco dei residenti all'estero. Prima del rientro, informa il consolato della tua partenza e chiedi la cancellazione dall'elenco degli italiani all'estero.

Rientro con figli: recupera i documenti scolastici

Prima di partire, ritira le pagelle e i certificati di iscrizione dei tuoi figli, oltre alle loro cartelle sanitarie. Informati per tempo sulle procedure di iscrizione nelle scuole del tuo Paese: la disponibilità, soprattutto negli asili nido o scuole materne, può essere limitata. Potresti non avere ancora un indirizzi in patria, e in alcune scuole l'assegnazione del posto dipende dalla residenza.

Trova un alloggio prima del rientro

Per evitare problemi con l'iscrizione a scuola o con altre pratiche burocratiche al tuo ritorno, è meglio avere già un indirizzo pronto prima di partire. Hai due possibilità:

Se ti appoggi temporaneamente a parenti o amici, la persona che ti ospita dovrà compilare e firmare una dichiarazione che confermi la tua permanenza presso di loro e autorizzi l'utilizzo del loro indirizzo per le pratiche ufficiali. Dovrà inoltre fornire un documento o una bolletta che dimostri la sua residenza.

Se invece affitti o acquisti un immobile, dovrai presentare i documenti che attestano la tua nuova residenza per poter completare correttamente tutte le procedure di reinserimento.

Rientro con animali domestici: verifica i requisiti

Se hai adottato un animale mentre eri all'estero, informati sulle regole per riportarlo con te. Ogni Paese ha normative proprie per viaggiare con animali. In genere servono:

  • un passaporto per l'animale (come l'EU Pet Passport),
  • microchip o tatuaggio di identificazione,
  • certificato di vaccinazione antirabbica,
  • risultati del test anticorpale contro la rabbia.

Alcune specie non possono entrare in determinati Paesi, nemmeno in transito: spesso si tratta di cani considerati da guardia o da attacco, o animali selvatici. Controlla sempre con le autorità del tuo Paese e con la compagnia aerea.

Consigli aggiuntivi per organizzare il rientro

Non rimandare tutto all'ultimo momento: il ritorno a casa richiede la stessa pianificazione di un trasferimento all'estero. Alcune pratiche vanno avviate mesi prima, quindi tieni tutto sotto controllo per evitare sorprese.

Abituati a conservare e digitalizzare i documenti durante la tua permanenza all'estero: ti sarà utilissimo al rientro

Se qualcosa non è chiaro, contatta subito gli uffici competenti. Ricorda che ogni situazione è diversa: ciò che ha funzionato per un altro espatriato potrebbe non valere per te.

Se riporti contanti o oggetti di valore, prepara un inventario dettagliato e verifica le regole doganali.

Infine, la copertura sanitaria nel tuo Paese solitamente va riattivata solo dopo il rientro ufficiale: pianifica di conseguenza.

Fonti:

Formalità burocratiche
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A proposito di

Asaël Häzaq, web editor specializzato in notizie politiche e socioeconomiche, osserva e decifra le tendenze dell'economia internazionale. Grazie alla sua esperienza come espatriata in Giappone, offre consigli e analisi sulla vita da espatriato: scelta del visto, studi, ricerca di lavoro, vita lavorativa, apprendimento della lingua, scoperta del Paese. Titolare di un Master II in Giurisprudenza - Scienze Politiche, ha sperimentato anche la vita da nomade digitale.

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