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Carta d'identità e passaporto per minori nati all'estero: guida per famiglie italiane espatriate

passaporto italiano
unsplash.com
Scritto daFrancescail 07 Luglio 2025

Se vivi stabilmente all'estero e hai figli nati fuori dall'Italia, prima o poi arriverà il momento in cui ti servirà un documento italiano per loro. Che si tratti di viaggi, iscrizioni scolastiche, pratiche consolari o semplice identificazione, il passaporto o la carta d'identità italiana sono spesso richiesti o preferibili. Ma da dove si inizia? Qual è la procedura? E cosa cambia se vivi in un Paese dell'Unione Europea oppure in una nazione extra-UE?

Primo passo: trascrivere l'atto di nascita in Italia

Il primo passaggio fondamentale, se tuo figlio è nato all'estero, è trascrivere il suo atto di nascita nei registri dello stato civile italiano. Senza questa trascrizione, non è possibile richiedere alcun documento italiano, né la carta d'identità né il passaporto.

La trascrizione si richiede presso il Consolato italiano competente per il territorio in cui è nato il bambino. È necessario presentare l'atto di nascita originale rilasciato dalle autorità locali, spesso accompagnato da una traduzione (giurata) e, a seconda del Paese, da eventuali legalizzazioni o apostille. Una volta trasmesso al Comune italiano di iscrizione AIRE e dopo la conferma dell'avvenuta trascrizione, puoi procedere con la richiesta dei documenti d'identità.

Passaporto italiano per minori nati all'estero

Il passaporto è generalmente il documento più semplice da ottenere per un minore nato fuori dall'Italia. È valido in tutto il mondo e viene rilasciato da qualsiasi Consolato, indipendentemente dal Paese di residenza, a condizione che il bambino sia cittadino italiano e che i genitori abbiano già completato la trascrizione dell'atto di nascita.

La procedura richiede la presenza del minore in Consolato il giorno dell'appuntamento e il consenso firmato di entrambi i genitori. Se uno dei due non può essere presente, è necessario presentare una dichiarazione di assenso con firma autenticata.

Il passaporto ha una validità limitata: tre anni per i bambini sotto i tre anni e cinque anni per i minori dai tre ai diciotto anni. I tempi di rilascio variano a seconda del Consolato, ma sono generalmente rapidi: in molti casi si ottiene entro una o due settimane. Il costo totale è di 116 euro circa.

Dal 2012, la normativa italiana prevede che i minori debbano viaggiare con un documento individuale. Non è più possibile iscriverli sul passaporto dei genitori, neppure per spostamenti all'interno dell'Unione Europea.

Carta d'identità elettronica: utile, ma non sempre disponibile

La carta d'identità elettronica (CIE) è un documento utile per viaggiare all'interno dell'area Schengen e in altre nazioni che ne riconoscono la validità. E' anche una chiave di accesso all'identità digitale, permettendo di utilizzare i servizi online della pubblica amministrazione italiana, richiedere lo SPID e gestire pratiche da remoto.

Non tutti i Consolati italiani nel mondo, però, sono abilitati al rilascio della CIE. Al momento, il servizio è attivo solo in alcune sedi consolari, per lo più in Europa (come Svizzera, Francia, Germania, Regno Unito, Norvegia e pochi altri Paesi). Se risiedi in un Paese extra-UE, è probabile che il tuo Consolato non offra ancora questo servizio, e in questo caso il passaporto rimane l'unica opzione disponibile.

Se il tuo Consolato è abilitato al rilascio della CIE, la richiesta si effettua attraverso il portale Prenot@mi. Anche in questo caso è necessaria la presenza del minore e il consenso di entrambi i genitori. La tessera plastificata viene emessa in Italia e inviata per posta all'estero, con tempi di attesa generalmente più lunghi rispetto al passaporto: in media servono dalle tre alle cinque settimane. Il costo si aggira intorno ai 21 euro.

A partire dai 12 anni, per la CIE vengono rilevate anche le impronte digitali e la firma del minore.

Cosa scegliere: passaporto o carta d'identità elettronica?

La scelta tra passaporto e CIE dipende principalmente da tre fattori: il Paese in cui vivi, l'urgenza con cui ti serve il documento e l'uso che intendi farne.

Se risiedi in un Paese dove il Consolato non rilascia la CIE, non hai alternative: il passaporto è l'unica opzione disponibile. È valido ovunque, si ottiene più velocemente e ti consente di accedere a molti servizi consolari.

Se vivi in Europa, in un Paese con Consolato abilitato, e vuoi dare a tuo figlio uno strumento utile anche per l'identità digitale o per viaggiare all'interno dell'UE, la CIE può essere una buona scelta, da sola o affiancata al passaporto.

In ogni caso, muoviti per tempo: controlla i requisiti sul sito del tuo Consolato e prendi appuntamento con anticipo, dato che in molte sedi i tempi di attesa possono essere lunghi.

Richiedere un documento italiano per un figlio nato all'estero è un passo importante per ogni famiglia che vive fuori dall'Italia. Che tu sia in Europa o in un Paese extra-UE, la procedura è lineare: prima la trascrizione dell'atto di nascita, poi la scelta tra passaporto e CIE in base alle necessità. Entrambi i documenti sono validi e riconosciuti, ma offrono vantaggi diversi. 

Fonti:

Formalità burocratiche
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A proposito di

Dal 2012 gestisco la community italiana di , dove accompagno quotidianamente italiani già espatriati o in procinto di trasferirsi. Rispondo alle loro domande, attraverso i forum, su temi cruciali come lavoro, alloggio, sanità, scuola, fiscalità, burocrazia e vita quotidiana all’estero. Il mio ruolo è ascoltare, orientare, condividere risorse affidabili e facilitare il contatto tra espatriati per stimolare la condivisione di esperienze. Gestisco anche la comunicazione e la traduzione di contenuti per la piattaforma. Scrivo articoli per il magazine di , affrontando tematiche fondamentali per gli italiani nel mondo come tramandare la lingua italiana ai figli nati all’estero, le relazioni interculturali e l'identità italiana nel mondo, le opportunità di studio e lavoro per i giovani italiani all’estero, l'assistenza sanitaria per gli espatriati italiani e la burocrazia italiana per chi vive all’estero (AIRE, documenti, rinnovi, ecc.). Gestisco inoltre la sezione delle guide, dove mi occupo della traduzione di contenuti dall'inglese all'italiano, e la sezione del magazine dedicata alle interviste degli italiani all'estero: una vera e propria fonte di informazioni sulla vita all’estero, dalla viva voce di chi l’ha vissuta e la racconta per aiutare altri italiani nel loro progetto di espatrio. Nel corso degli anni ho intervistato vari profili tra cui studenti, professionisti, imprenditori, pensionati, famiglie con figli, responsabili dei Centri di Cultura italiana all'estero, dirigenti delle Camere di Commercio Italiane nel mondo, e membri del Com.It.Es. Ho contribuito all'organizzazione di varie iniziative che hanno ricevuto ampia copertura da AISE (Agenzia Internazionale Stampa Estero), dall'agenzia giornalistica nazionale Nove Colonne, da ComunicazioneInform.it e da ItaloBlogger.com, come rappresentante degli expat italiani nel mondo. Un riconoscimento che valorizza il mio impegno nella promozione della cultura italiana e nella creazione di legami comunitari significativi.

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