Menu
Cerca
Magazine
Cerca

Italiani all'estero: regole e documenti per volare in Italia con bambini accompagnati da un solo genitore

mother and daughter at the airport
pexels / Gustavo Fring
Scritto daFrancescail 05 Agosto 2025

Con l'arrivo delle vacanze estive, molti italiani che vivono all'estero tornano in patria con i propri figli. Non sempre, però, il viaggio coinvolge entrambi i genitori: può capitare che sia solo la mamma o solo il papà ad accompagnare il minore. Sebbene si tratti di una situazione comune, le procedure per l'imbarco non sono sempre immediate. Ogni Paese, così come ogni compagnia aerea, applica regole specifiche per garantire la sicurezza dei minori. Avere i documenti giusti è fondamentale per partire preparati.

Partenze da Paesi UE verso l'Italia

All'interno dell'Unione Europea non esiste una normativa unica che regoli il viaggio dei minori accompagnati da un solo genitore. Come riportato sul portale ufficiale  : “alcuni Paesi richiedono un'autorizzazione scritta firmata dall'altro genitore, o dal tutore legale, per consentire al minore di lasciare il territorio nazionale”.

Questo significa che, se si parte da un Paese dell'UE per raggiungere l'Italia, potrebbero esserci controlli al momento del check-in o ai controlli di frontiera del Paese di partenza. Anche le compagnie aeree che operano su tratte intra-UE , comprese quelle italiane come ITA Airways, si adeguano a queste normative e, per motivi di sicurezza, spesso chiedono una lettera di consenso firmata dall'altro genitore, unitamente a una copia del documento di identità.

In situazioni in cui il cognome del minore è diverso da quello del genitore accompagnatore, è prudente portare con sé un certificato di nascita o uno stato di famiglia. Questo documento potrebbe essere richiesto dal personale di terra della compagnia o dalle autorità di frontiera prima dell'imbarco, anche se la legge italiana non lo prevede espressamente.

Partenze da Paesi extra-UE verso l'Italia

Le procedure diventano più stringenti quando il viaggio inizia da un Paese extra-UE. Molte autorità locali richiedono documenti aggiuntivi per consentire a un minore, accompagnato da un solo genitore, di uscire dal Paese. In diverse nazioni, come Stati Uniti, Canada e Australia, le regole prevedono la presentazione di un permesso di viaggio autenticato o di una dichiarazione notarile firmata dall'altro genitore. Le compagnie aeree che operano voli extra-UE , inclusi vettori italiani, applicano queste normative per rispettare le leggi locali e garantire l'imbarco. Ad esempio, specifica che per le partenze da molti Paesi extra-UE è richiesto un consenso scritto e autenticato dell'altro genitore o del tutore legale, accompagnato da copie dei documenti d'identità.

Il Ministero degli Esteri italiano consiglia ai genitori residenti all'estero di richiedere per tempo una dichiarazione di accompagno presso il Consolato italiano. Questo documento, valido per l'espatrio del minore, è riconosciuto sia dalle autorità locali sia dalle compagnie aeree e può evitare problemi all'imbarco.

Norme delle compagnie aeree e limiti di età

Oltre alle normative locali è fondamentale conoscere le regole specifiche della compagnia aerea con cui si vola verso l'Italia. Ogni vettore applica politiche proprie per l'imbarco di minori accompagnati da un solo genitore. Molte compagnie, comprese ITA Airways, Ryanair e Delta, specificano che i bambini sotto i 14 anni non possono viaggiare da soli e devono essere accompagnati da un adulto autorizzato. In caso di viaggio con un solo genitore, può essere richiesta una dichiarazione di consenso firmata dall'altro genitore.

Per i ragazzi tra i 14 e i 17 anni, alcune compagnie consentono il viaggio senza accompagnatore, ma raccomandano comunque di portare un documento che attesti il consenso di entrambi i genitori. Alcuni vettori offrono inoltre un servizio dedicato ai minori non accompagnati (Unaccompanied Minor), con assistenza durante il viaggio e un costo aggiuntivo. Le stesse regole si applicano anche ai voli operati da compagnie italiane come ITA Airways: quando la partenza avviene dall'estero, il personale segue le leggi e le procedure del Paese di imbarco, non quelle italiane.

Come prepararsi al viaggio di rientro in Italia

Per evitare complicazioni al momento della partenza è consigliabile pianificare la documentazione con largo anticipo. È fondamentale prendere informazioni sul sito della compagnia aerea e, se si parte da Paesi extra-UE, verificare le regole locali. Oltre al passaporto o alla carta d'identità del minore, è raccomandato viaggiare sempre con:

  • una lettera di consenso firmata dall'altro genitore (autenticata se richiesto);
  • una copia del documento di identità del genitore che rilascia il consenso;
  • un certificato di nascita o stato di famiglia in caso di differenze nel  cognome.

Per semplificare i controlli, e ridurre il rischio di ritardi, è inoltre consigliabile che il biglietto del minore sia emesso nella stessa prenotazione del genitore accompagnatore. Questi accorgimenti consentono di viaggiare senza intoppi, evitando spiacevoli sorprese al check-in o ai controlli di frontiera.

All'arrivo in Italia non sono previsti documenti aggiuntivi: eventuali lettere di consenso o permessi di viaggio servono esclusivamente per soddisfare le normative del Paese di partenza e delle compagnie aeree

Viaggiare con serenità significa partire preparati

Partire dall'estero per tornare in Italia con un figlio minorenne, accompagnato da un solo genitore, richiede attenzione, ma non è complicato se ci si prepara correttamente. Le normative locali e le regole delle compagnie aeree possono differire da quelle italiane, ma con i documenti giusti - consenso scritto dell'altro genitore, stato di famiglia e, se necessario, dichiarazioni consolari - il viaggio si svolgerà senza intoppi.

Organizzare la partenza in anticipo, rispettando le indicazioni ufficiali e le procedure delle compagnie, è la chiave per godersi il rientro in Italia e trascorrere le vacanze estive in famiglia in piena tranquillità.

Fonti:

Formalità burocratiche
ڴǰÃÂ
A proposito di

Dal 2012 gestisco la community italiana di , dove accompagno quotidianamente italiani già espatriati o in procinto di trasferirsi. Rispondo alle loro domande, attraverso i forum, su temi cruciali come lavoro, alloggio, sanità, scuola, fiscalità, burocrazia e vita quotidiana all’estero. Il mio ruolo è ascoltare, orientare, condividere risorse affidabili e facilitare il contatto tra espatriati per stimolare la condivisione di esperienze. Gestisco anche la comunicazione e la traduzione di contenuti per la piattaforma. Scrivo articoli per il magazine di , affrontando tematiche fondamentali per gli italiani nel mondo come tramandare la lingua italiana ai figli nati all’estero, le relazioni interculturali e l'identità italiana nel mondo, le opportunità di studio e lavoro per i giovani italiani all’estero, l'assistenza sanitaria per gli espatriati italiani e la burocrazia italiana per chi vive all’estero (AIRE, documenti, rinnovi, ecc.). Gestisco inoltre la sezione delle guide, dove mi occupo della traduzione di contenuti dall'inglese all'italiano, e la sezione del magazine dedicata alle interviste degli italiani all'estero: una vera e propria fonte di informazioni sulla vita all’estero, dalla viva voce di chi l’ha vissuta e la racconta per aiutare altri italiani nel loro progetto di espatrio. Nel corso degli anni ho intervistato vari profili tra cui studenti, professionisti, imprenditori, pensionati, famiglie con figli, responsabili dei Centri di Cultura italiana all'estero, dirigenti delle Camere di Commercio Italiane nel mondo, e membri del Com.It.Es. Ho contribuito all'organizzazione di varie iniziative che hanno ricevuto ampia copertura da AISE (Agenzia Internazionale Stampa Estero), dall'agenzia giornalistica nazionale Nove Colonne, da ComunicazioneInform.it e da ItaloBlogger.com, come rappresentante degli expat italiani nel mondo. Un riconoscimento che valorizza il mio impegno nella promozione della cultura italiana e nella creazione di legami comunitari significativi.

Commenti