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Norme doganali in Nuova Zelanda

Customs in New Zealand
Shutterstock.com
Scritto daFrancescail 22 Luglio 2023

Come tutti sappiamo, la Nuova Zelanda è un remoto stato insulare, con un ecosistema unico che può essere rapidamente sbilanciato dall'introduzione nel paese di piante e animali provenienti dall'estero. Nel XIX secolo furono introdotti conigli, ratti ed ermellini, che devastarono in poco tempo le specie autoctone, perciò, al giorno d'oggi, l'introduzione di specie esotiche è strettamente controllata, e coloro che arrivano in Nuova Zelanda devono sapere che andranno in contro a rigorose misure doganali e di biosicurezza, soprattutto nel caso in cui si trasportino cibo, piante, animali o qualsiasi altro materiale organico.

Dichiarare che cosa state introducendo in Nuova Zelanda

Il posto migliore dove informarsi per capire se quello che state portando nei vostri bagagli potrebbe trasformarsi in un problema, è proprio il sito della dogana, che aggiorna in continuazione la lista degli oggetti vietati o soggetti a restrizioni, e fornisce informazioni su cosa si deve e cosa non c'è bisogno di dichiarare all'arrivo in Nuova Zelanda. Sull'aereo che vi porterà nel paese, vi verrà dato un Passenger Arrival Card sul quale siete invitati a dichiarare che cosa state trasportando. Questo è un documento con una validità legale, per cui se dichiarerete il falso, o fornirete informazioni mendaci sul contenuto dei vostri bagagli, potreste essere multati per 400 dollari NZ.

Secondo le attuali normative doganali, dovete spuntare la casella del "sì" sul Passenger Arrival Card, se state portando uno dei seguenti oggetti:

  • Medicine: oltre tre mesi di fornitura, o medicine non prescritte a vostro nome.
  • Oggetti vietati o soggetti a restrizioni, per esempio: armi, stampa scandalistica, piante o animali selvatici in via di estinzione, droghe illegali.
  • Alcool: più di tre bottiglie (che non eccedano 1,125 litri ciascuna) e 4,5 litri di vino o birra.
  • Tabacco: più di 50 sigarette o 50 grammi di prodotti contenenti tabacco (incluso il tabacco sfuso e altri prodotti simili).
  • Prodotti acquistati all'estero e/o comprati al duty-free in Nuova Zelanda con un valore totale o maggiore di 700 dollari NZ (inclusi regali).
  • Prodotti trasportati per uso aziendale o commerciale.
  • Prodotti trasportati per conto di un'altra persona.
  • Contanti: 10.000 o più dollari NZ (o l'equivalente in altra valuta), inclusi assegni di viaggio, assegni circolari, vaglia postali, etc.

Indipendentemente dalle informazioni fornite sul Passenger Arrival Card, l'agente della dogana vi chiederà che cosa state portando con voi, così da decidere se perquisire o meno i vostri bagagli. Se avete uno o più oggetti considerati rischiosi, questi verranno confiscati e poi distrutti. Se invece viaggiate con oggetti come scarponcini da trekking che però sono sporchi, gli agenti doganali possono portarli via per pulirli prima di restituirveli.

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Restrizioni per chi viaggia verso la Nuova Zelanda

Oltre a dover dichiarare una vasta gamma di articoli, ci sono anche delle restrizioni su ciò che potete portare in Nuova Zelanda, così come alcuni oggetti che sono completamente vietati.

Tabacco e alcool

Se volete introdurre alcool o tabacco nel paese, dovete attenervi alle restrizioni adottate dal governo neozelandese. Se trasportate uno di questi due articoli in quantità superiore a quella autorizzata, vi verrà addebitata una "tassa doganale". Per portare alcolici o tabacco in Nuova Zelanda, dovete:

  • Avere un'età minima di 17 anni
  • Averli con voi quando passerete la dogana
  • Usarli come regalo o per uso personale
  • Non portarli a nome di qualcun altro
  • Non venderli o scambiarli una volta nel paese

Per il tabacco, i limiti sono i seguenti:

  • 50 sigarette
  • 50 grammi di tabacco
  • 50 grammi di sigari
  • Un mix dei tre che non eccedano un peso totale di 50 grammi

Per l'alcool invece:

  • 4,5 litri di vino o 4,5 litri di birra
  • 3 bottiglie di alcool o liquori, con non più di 1125 ml per bottiglia

Prescrizioni / farmaci

Le sostanze regolate come cannabis, metadone e pseudoefedrina non possono entrare in Nuova Zelanda, con l'eccezione di una fornitura di un mese dietro comprovata prescrizione medica. Per essere considerati legalmente in possesso di una sostanza regolarmente prescritta, è necessario:

  • Che sia per voiÌýo per una persona sotto la vostra tutela
  • Dichiarare di possedere la sostanza sul Passenger Arrival Card
  • Avere una copia della prescrizione effettuata dal medico, o una lettera del vostro dottore che definisca la cura, il nome della medicina e il dosaggio
  • Assicurarsi che la sostanza venga fornita legalmente nel paese di provenienza
  • Custodirla nella scatola originale
  • Averne quanto basta per un solo mese di trattamento

Importante:
Tutti i dispositivi per l'assunzione di droghe sono severamente vietati. Qualsiasi prova che stiate tentando di contrabbandare droghe proibite nel paese comporterà la reclusione.

Contanti e beni

Potete portare fino a 10.000 dollari NZ in contanti. I beni acquistati all'estero per uso personale non possono superare un valore di 700 dollari NZ. Di solito non vengono addebitate imposte su vestiti ed effetti personali, soprattutto se siete in visita e poi riporterete tutto all'estero con voi.

Veicoli e articoli per la casa

Se vi state trasferendo definitivamente in Nuova Zelanda, potreste dover portare con voi oggetti per la casa, cimeli, veicoli a motore o persino barche. La maggior parte di questi può essere esente da tasse doganali fintanto che avete vissuto fuori dalla Nuova Zelanda per i 21 mesi precedenti, e che questi beni sono stati acquistati e utilizzati da voi nel vostro paese d'origine per almeno un anno, siete arrivati in Nuova Zelanda con residenza permanente autorizzata e non intendete vendere nessuno degli articoli entro due anni dal vostro trasferimento in Nuova Zelanda.

Controllate sempre il sito web della dogana neozelandese per maggiori dettagli e informazioni sempre aggiornate sulle restrizioni doganali.
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A proposito di

Dal 2012 gestisco la community italiana di ½ûÂþÌìÌÃ, dove accompagno quotidianamente italiani già espatriati o in procinto di trasferirsi. Rispondo alle loro domande, attraverso i forum, su temi cruciali come lavoro, alloggio, sanità, scuola, fiscalità, burocrazia e vita quotidiana all’estero. Il mio ruolo è ascoltare, orientare, condividere risorse affidabili e facilitare il contatto tra espatriati per stimolare la condivisione di esperienze. Gestisco anche la comunicazione e la traduzione di contenuti per la piattaforma. Scrivo articoli per il magazine di ½ûÂþÌìÌÃ, affrontando tematiche fondamentali per gli italiani nel mondo come tramandare la lingua italiana ai figli nati all’estero, le relazioni interculturali e l'identità italiana nel mondo, le opportunità di studio e lavoro per i giovani italiani all’estero, l'assistenza sanitaria per gli espatriati italiani e la burocrazia italiana per chi vive all’estero (AIRE, documenti, rinnovi, ecc.). Gestisco inoltre la sezione delle guide, dove mi occupo della traduzione di contenuti dall'inglese all'italiano, e la sezione del magazine dedicata alle interviste degli italiani all'estero: una vera e propria fonte di informazioni sulla vita all’estero, dalla viva voce di chi l’ha vissuta e la racconta per aiutare altri italiani nel loro progetto di espatrio. Nel corso degli anni ho intervistato vari profili tra cui studenti, professionisti, imprenditori, pensionati, famiglie con figli, responsabili dei Centri di Cultura italiana all'estero, dirigenti delle Camere di Commercio Italiane nel mondo, e membri del Com.It.Es. Ho contribuito all'organizzazione di varie iniziative che hanno ricevuto ampia copertura da AISE (Agenzia Internazionale Stampa Estero), dall'agenzia giornalistica nazionale Nove Colonne, da ComunicazioneInform.it e da ItaloBlogger.com, come rappresentante degli expat italiani nel mondo. Un riconoscimento che valorizza il mio impegno nella promozione della cultura italiana e nella creazione di legami comunitari significativi.

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