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Norme lavorative negli Stati Uniti

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Aggiornato daFrancescail 18 Giugno 2014

Se siete alla ricerca di lavoro negli Stati Uniti,  ecco alcune informazioni utili sulle norme lavorative.

Prima di trasferirvi negli Stati Uniti, raccogliete il maggior numero di informazioni relative al mercato del lavoro e alle sue normative.
Negli Stati Uniti, una settimana lavorativa consiste generalmente in 40 ore, otto ore al giorno.
Gli straordinari sono pagati in base a quanto stipulato sul contratto di lavoro.
La remunerazione minima all'ora è di 7,25 $.

Deduzioni

Sappiate che dallo stipendio vengono automaticamente dedotti i contributi.
Si tratta del contributo per l'assicurazione pensionistica federale, per il quale il datore di lavoro contribuisce in una misura del 6,2% e di quello per l'assicurazione sanitaria federale per la pensione, dove contribuisce per l'1.45%.
All'impiegato viene dedotto il 6,2% dalla busta pags, per l'assicurazione pensionistica federale.

Ferie

Ogni Stato ha la propria normativa. Nessuna legge ufficiale specifica che il datore di lavoro deve concedere giorni di ferie pagati agli impiegati tuttavia è regola comune che i dipendenti abbiamo a disposizione 12 giorni di ferie all'anno ai quali si aggiungono 8 giorni festivi.
Potete trovare maggiori informazioni sul sito del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti:

Contratto di lavoro

Il mercato del lavoro Statunitense è noto per essere liberale. Non aspettatevi di firmare un contratto di lavoro al momento dell'assunzione bensì si tratterà di un accordo verbale il che implica che nessuna formalità è necessaria in caso di violazione del contratto da ambo le parti. Tuttavia, come regola generale, è necessario dare un preavviso di almeno due settimane in caso decidiate di lasciare il posto di lavoro.

Facciamo del nostro meglio per fornire informazioni aggiornate ed accurate. Nel caso in cui avessi notato delle imprecisioni in questo articolo per favore segnalacelo inserendo un commento nell'apposito spazio qui sotto.

A proposito di

Dal 2012 gestisco la community italiana di ½ûÂþÌìÌÃ, dove accompagno quotidianamente italiani già espatriati o in procinto di trasferirsi. Rispondo alle loro domande, attraverso i forum, su temi cruciali come lavoro, alloggio, sanità, scuola, fiscalità, burocrazia e vita quotidiana all’estero. Il mio ruolo è ascoltare, orientare, condividere risorse affidabili e facilitare il contatto tra espatriati per stimolare la condivisione di esperienze. Gestisco anche la comunicazione e la traduzione di contenuti per la piattaforma. Scrivo articoli per il magazine di ½ûÂþÌìÌÃ, affrontando tematiche fondamentali per gli italiani nel mondo come tramandare la lingua italiana ai figli nati all’estero, le relazioni interculturali e l'identità italiana nel mondo, le opportunità di studio e lavoro per i giovani italiani all’estero, l'assistenza sanitaria per gli espatriati italiani e la burocrazia italiana per chi vive all’estero (AIRE, documenti, rinnovi, ecc.). Gestisco inoltre la sezione delle guide, dove mi occupo della traduzione di contenuti dall'inglese all'italiano, e la sezione del magazine dedicata alle interviste degli italiani all'estero: una vera e propria fonte di informazioni sulla vita all’estero, dalla viva voce di chi l’ha vissuta e la racconta per aiutare altri italiani nel loro progetto di espatrio. Nel corso degli anni ho intervistato vari profili tra cui studenti, professionisti, imprenditori, pensionati, famiglie con figli, responsabili dei Centri di Cultura italiana all'estero, dirigenti delle Camere di Commercio Italiane nel mondo, e membri del Com.It.Es. Ho contribuito all'organizzazione di varie iniziative che hanno ricevuto ampia copertura da AISE (Agenzia Internazionale Stampa Estero), dall'agenzia giornalistica nazionale Nove Colonne, da ComunicazioneInform.it e da ItaloBlogger.com, come rappresentante degli expat italiani nel mondo. Un riconoscimento che valorizza il mio impegno nella promozione della cultura italiana e nella creazione di legami comunitari significativi.

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