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Affittare o comprare casa all'estero: dove trovi le occasioni migliori?

couple sur le balcon de leur maison
astrakanimages / Envato Elements
Scritto daAsaël Häzaqil 22 Ottobre 2025

Per molti espatriati, l'affitto o il mutuo restano la spesa più consistente del bilancio familiare. A Dubai, però, lo scenario sta cambiando: il numero di nuovi appartamenti sul mercato continua ad aumentare, mentre gli inquilini e gli acquirenti si fanno più rari. Il risultato è che molti proprietari offrono mesi di canone gratuito, o finiture di pregio, pur di non lasciare vuoti i loro immobili. E Dubai non è un caso isolato: dagli immobili a 1 euro in alcune città europee agli incentivi fiscali del Giappone, il mercato abitativo globale si sta trasformando. Dove si trovano oggi le migliori opportunità per gli espatriati?

Case in Italia a 1 € 

Difficile trovare un'offerta più allettante. Per contrastare il calo demografico che interessa alcune regioni, l'Italia ha lanciato la celebre iniziativa delle case a 1 € per ridare vita ai piccoli borghi. Nel 2025, località come Bivona, Mussomeli, Sambuca di Sicilia (tutte in Sicilia) e Ollolai, in Sardegna, figurano tra le comunità aderenti. La Sicilia è stata la pioniera, avviando il progetto già nel 2017. Naturalmente, il prezzo reale supera di gran lunga l'euro simbolico. Gli acquirenti devono infatti farsi carico dei lavori di ristrutturazione, delle spese notarili e di tutti i costi legati all'acquisto.

Un'altra iniziativa interessante, anche se leggermente più costosa, si trova in Trentino, nel nord-est del Paese. Qui residenti e nuovi arrivati possono acquistare case abbandonate a circa 100.000 €, godendo di uno stile di vita d'eccellenza. L'unica condizione è impegnarsi a restare per almeno dieci anni o affittare l'immobile a lungo termine. Ogni acquirente può comprare al massimo tre case, per evitare fenomeni di speculazione. .

Che si tratti di 1 € o di 100.000 €, l'obiettivo resta lo stesso: riportare vita e comunità nei borghi, non creare seconde case per investitori facoltosi.

Case a 1 € in Francia, ma con qualche condizione

Anche la Francia ha sperimentato le case a 1 € per ridare vita ai piccoli centri colpiti dallo spopolamento. La diminuzione della popolazione spesso innesca un circolo vizioso: scuole, farmacie, negozi e servizi pubblici chiudono, mentre le abitazioni fatiscenti diventano costose da mantenere. Roubaix, nel nord del Paese, è stata la prima città a lanciare l'iniziativa nel 2018. Il programma, oggi concluso, prevedeva case "con ristrutturazione obbligatoria". Altri comuni, come Ambert nella regione Alvernia-Rodano-Alpi, hanno proposto case a 1 €, ma con scadenze rigide (le domande, ad esempio, dovevano essere presentate entro il 30 settembre 2025). Come in Italia, anche qui gli acquirenti devono sottostare a delle condizioni come impegnarsi a vivere nel Comune e completare i lavori entro un periodo stabilito. L'euro simbolico, quindi, rappresenta solo il punto di partenza. La casa da 1 € di Saint-Amand-Montrond è stata venduta All'inizio del 2025, ma i costi di ristrutturazione stimati ammonterebbero a circa 130.000 €.

Non tutte le trattative, però, sono andate a buon fine. A Saint-Chamond, gli acquirenti hanno scoperto gravi infiltrazioni d'acqua in una delle abitazioni da 1 €. Dopo costosi interventi, il programma è stato chiuso nel 2022, una volta completata la ristrutturazione dell'ultima proprietà disponibile.

Agevolazioni fiscali per chi compra casa in Giappone

"Compra ora per assicurarti il futuro". Potrebbe essere questo il motto della nuova generazione di acquirenti giapponesi. A differenza del passato, quando la maggior parte dei compratori aveva tra i 40 e i 50 anni, oggi sono i ventenni e trentenni a trainare il mercato. Molti scelgono di acquistare appartamenti, considerandoli un investimento sicuro e a lungo termine in un contesto di prezzi in crescita e incertezza sulle pensioni.

Il governo sostiene attivamente questa tendenza attraverso incentivi fiscali. Il programma Housing Loan Tax Deduction consente ai proprietari di nuove abitazioni di detrarre ogni anno lo 0,7% del saldo residuo del mutuo per 13 anni. Per le case già esistenti, la detrazione si applica per 10 anni.

Un'altra iniziativa importante è il Regional Revitalization Program, lanciato nel 2009 per ridurre la congestione nelle grandi città come Tokyo e Osaka e ripopolare le aree rurali. I partecipanti ricevono un sostegno economico per sperimentare la vita in campagna e stabilirsi lì se lo desiderano. Dopo un'inizio a rilento (meno di 100 candidati nel 2009), il programma ha preso slancio: nel 2021 si sono iscritti 6.015 partecipanti, perlopiù giovani professionisti. La maggior parte ha scelto di restare stabilmente nel Giappone rurale. L'iniziativa attrae anche cittadini stranieri: finora vi hanno aderito 140 espatriati.

E per gli inquilini?

In molti Paesi, governi e agenzie pubbliche offrono forme di sostegno economico o incentivi agli inquilini. In Australia, ad esempio, i programmi di assistenza abitativa prevedono sussidi per l'affitto. In Canada - soprattutto nel Québec - esiste un'indennità casa destinata agli affittuari con determinati requisiti. Anche in Francia, chi vive in affitto può richiedere sussidi personalizzati. Anche le agenzie immobiliari propongono vantaggi per attirare inquilini, in particolare stranieri. Nelle grandi città giapponesi non è raro trovare offerte come un mese di affitto gratuito, nessun deposito cauzionale o l'abolizione del reikin, la tradizionale "tassa per la consegna delle chiavi" versata ai proprietari.

Negli Stati Uniti, diversi Stati hanno avviato progetti per rivitalizzare le comunità locali. Alcuni, come l'Atlanta Housing Initiative, oltre che offrire alloggi a prezzi vantaggiosi, promuovono anche la vita di comunità. In Texas, il programma Tenant-Based Rental Assistance fornisce un aiuto economico agli affittuari. Austin, classificata come la quinta città più conveniente del Paese, è andata oltre: oltre agli incentivi per l'affitto, offre assistenza amministrativa e sostegno per aiutare le famiglie a trovare casa, scuole e servizi di quartiere. L'obiettivo è attrarre nuovi lavoratori e famiglie in queste aree.

Sconti sulla casa: cosa deve valutare un espatriato 

Il mattone resta l'investimento preferito da molti espatriati, ma serve prudenza. Prima di buttarti su un potenziale affare, verifica che lo sia davvero. Ecco alcuni consigli pratici:

  • Leggi con attenzione il contratto. Verifica la lingua in cui è redatto: traduzioni scadenti possono generare contenziosi. Assicurati che i termini siano chiari e coerenti.
  • Fai attenzione a clausole illegittime. Alcune condizioni aggiunte potrebbero non essere giuridicamente vincolanti.
  • Ispeziona con scrupolo. Non comprare solo in base al prezzo. Visita l'immobile più volte, meglio se con un professionista di fiducia, e annota eventuali difetti nascosti. Lo stesso vale per gli affitti: documenta ogni problema durante il verbale di consegna.
  • Pianifica un budget realistico. Nessuno ti vende una casa "chiavi in mano" a 1 €. Metti in conto spese di ristrutturazione, bonifiche da amianto o altri interventi costosi.
  • Informati sui tuoi diritti come inquilino. Alcuni contratti di affitto limitano le ristrutturazioni o le modifiche che puoi fare.
  • Non avere fretta. Anche se un'offerta scade tra due giorni, prenditi il tempo per riflettere. Non lasciare che la pressione o l'impulso guidino la tua decisione.
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A proposito di

Asaël Häzaq, web editor specializzato in notizie politiche e socioeconomiche, osserva e decifra le tendenze dell'economia internazionale. Grazie alla sua esperienza come espatriata in Giappone, offre consigli e analisi sulla vita da espatriato: scelta del visto, studi, ricerca di lavoro, vita lavorativa, apprendimento della lingua, scoperta del Paese. Titolare di un Master II in Giurisprudenza - Scienze Politiche, ha sperimentato anche la vita da nomade digitale.

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